giovedì 4 ottobre 2007

Sogni di morte

i sogni di morte sono molto frequenti e hanno molti significati. Certamente non sono premonitori: perfino la tradizione popolare li interpreta come promesse di lunga vita!

S
ognare la propria morte.
In genere l'inconscio usa la morte come una metafora per indicare profondi mutamenti interiori dai quali potremmo uscire trasformati, quasi rinati.
Sogni del genere compaiono spesso nei periodi critici e di passaggio tra le varie età, per indicare che qualcosa di noi le nostre idee, il nostro modo di vedere la vita o il nostro corpo stanno affrontando grandi cambiamenti. Altre volte il sogno di morte può avere il significato di desiderio di fuga di fronte a una situazione che si vuole a tutti costi evitare, oppure di paura e sfiducia nei confronti della vita, di rifiuto di se stessi.

Sognare la morte di amici e persone care.
Il sogno di morte di un amico o della persona amata potrebbe esprimere il fatto che i nostri sentimenti nei suoi confronti sono morti, e che il nostro rapporto non ha più alcuna ragione d'essere.
A volte il nostro sentimento è ancora vivo e allora sogni del genere possono esprimere l'impressione dolorosa che la persona amata si stia allontanandoaffettivamente da noi sempre di più: la sua morte in sogno esprime la nostra paura di perderla per sempre.
Per simboleggiare una forte aggressività o la rabbia che magari non siamo riusciti ad esprimere nella realtà, i sogni usano frequentemente scene di assassinio, "drammatizzando" enormemente le nostre emozioni.
L'ansia e il dolore che accompagnano spesso sogni questo in genere sono espressione dei nostri sensi di colpa per i sentimenti negativi che proviamo.
Spesso una forte delusione inflittaci da una persona cara ci porta a fare sogni di morte, quasi come se l'inconscio affermasse di non volere aver più niente da fare con chi vogliamo considerare "già morto" nel nostro cuore.
In altri casi sognare la morte del proprio coniuge può indicare il bisogno di libertà e di autonomia in un rapporto che si è fatto troppo stretto e soffocante.

Sognare la morte di figli o genitori.
I genitori spesso sognano la morte o la perdita dei figli: questi sogni possono essere interpretati come avvertimenti di tenere i bimbi lontani dai pericoli, ma quando riguardano figli già grandi, essi possono indicare il risentimento dei genitori delusi a causa di certi comportamenti dei figli, oppure la paura di "perdere" un figlio che, crescendo, si allontana sempre più da loro.
La morte dei genitori invece può essere un sogno positivo, che indica il distacco da comportamenti e fissazioni infantili.

Sognare defunti.
I messaggi che ci arrivano da persone defunte di solito sono importanti: che arrivino veramente dall'Aldilà o dal nostro inconscio, questi messaggi in genere ci riguardano in modo diretto e profondo e vale la pena di considerarli con attenzione.

venerdì 28 settembre 2007

Sognare di Cadere

Sognare di cadere

Anche in questo caso il sogno andrebbe interpretato dapprima letteralmente, come un avvertimento di rischio reale di caduta nella vita di tutti i giorni, per esempio per una scala malferma che ci si è dimenticati di controllare, o una ringhiera divenuta poco sicura: soltanto se possiamo tranquillamente escludere un pericolo di questo genere, dobbiamo interpretare il sogno in senso simbolico.

In genere i sogni di caduta esprimono molti stati di angoscia legati alla paura: paura, ad esempio, di subire perdite finanziarie o di dovere affrontare pericoli e disgrazie, di “decadere” in senso sociale, di perdere la stima e dell’apprezzamento di una o più persone ( non a caso usiamo l’espressione “Come è caduto in basso!” ). Anche chi teme di non riuscire a mantenersi all’altezza di un certo compito, magari dopo aver ricevuto una promozione, può sognare di cadere, rappresentando così la scarsa stima che ha in se stesso.

Per una donna, specie se ha un forte senso morale, i sogni di caduta potrebbe essere l’immagine di una “caduta in tentazione ” e rappresentare così i propri sensi di colpa.

Altre volte la caduta con cui termina un volo piacevole deve intendersi come una delusione, un’ incertezza, oppure come una “caduta” di entusiasmo.

Il sogno di caduta per mancanza di equilibrio può indicare l’inizio di disturbi fisici come le vertigini, che hanno cause organiche da controllare. Sogni di questo genere ripetuti e frequenti possono indicare anche la possibilità di una perdita di equilibrio a livello psichico e quindi il pericolo di cadere in una nevrosi.

mercoledì 26 settembre 2007

Sognare di volare


I sogni di volo possono avere significati diversi a seconda del contesto, del tono emotivo, negativo o positivo, che accompagna l’esperienza in sogno e delle associazioni del sognatore.

Ecco alcune delle possibili interpretazioni:

- Il sogno di ”volare alto”, ”al di sopra degli altri”, o di “raggiungere la vetta” indica spesso ambizione, desiderio di dominare e di eccellere su gli altri . Questi desideri possono essere basati su reali capacità del sognatore, oppure su un’opinione di sé troppo elevata, su progetti grandiosi, privi di fondamento e di rapporto con la realtà .Cadere da luoghi elevati infatti , specie per chi è dotato di molta ambizione, può rappresentare l’avvertimento a non osare troppo, per non rischiare di farsi molto male. Diverso invece è il caso di chi soffre di senso di inferiorità e volando cerca di superare la scarsa stima di sé: in questo modo, infatti, egli può "elevarsi" al di sopra di tutti gli altri.

- I sogni di volare piacevolmente e spensieratamente possono indicare frequenti « voli » della fantasia di qualcuno che “non tiene i piedi sulla terra”, che ha “la testa tra le nuvole”, che indugia in fantasticherie e in castelli d’aria per sfuggire alla banalità di una esistenza che non lo soddisfa. Il ripetere frequentemente questo tipo di sogni, specialmente se volando ci si allontana molto dalla terra, si rimane lontano a lungo, o non si è capaci di tornare, indica una forte mancanza di realismo.

- Se il volo è invece il tentativo di sfuggire, in sogno, a figure minacciose o a qualche mostro terrificante, allora può indicare un vero e proprio desiderio di fuga da una situazione familiare, affettiva, o sociale che è fonte di angoscia e di disagio.

- In altri casi il volo può rappresentare un rifiuto delle difficoltà e delle sofferenze della vita e il desiderio di raggiungere un “altro mondo”, magari il Paradiso, dove non c’è posto per il dolore e la sofferenza.

- Il volo può anche indicare il desiderio del sognatore di guardare le cose da un altro punto di vista. più elevato o distante , che lo aiuti a liberarsi dalle vecchie abitudini e dei vari condizionamenti, nel tentativo di “prendere il volo” con le ”proprie ali”, per poter vivere in modo più soddisfacente . A volte questo desiderio di elevazione può avere un fondamento spirituale, può esprimere cioè il bisogno dello spirito di elevarsi verso il divino.

giovedì 20 settembre 2007

SOGNARE L'ACQUA

Sono sogni molto comuni, per esempio quando sogniamo di fare il bagno in un lago o di immergersi nel mare. Questi sogni possono indicare il desiderio di tornare nel grembo materno per ritrovare protezione dal mondo esterno , oppure per il desiderio di rinascere rinnovati ; oppure si possono intendere come il desiderio di immergersi nelle profondità dell'inconscio per capire meglio se stessi. Nuotare nella profondità del mare, infatti, oppure andare sotto terra o in cantina, si riferisce spesso al processo dell’analisi psicologica.
L'aspetto distruttivo dell'acqua è presente spesso nei sogni di inondazione, in cui il sognatore sente di essere sopraffatto da impulsi od emozioni che non riesce a controllare, dai quali rischia di venire "sommerso". A volte questi sogni si presentano quando si verificano dei cambiamenti importanti ( per esempio il passaggio dall’infanzia alla adolescenza ), o quando si avverte una improvvisa necessità di rinnovamento interiore. Se una persona ha paura e cerca di restare aggrappata al passato invece di favorire il cambiamento, rallenterà il suo processo di crescita interiore.

Le tempeste marine e le bufere possono anche indicare sentimenti di rabbia e di aggressività, così come acque placide e trasparenti indicano, in genere, tranquillità e serenità interiore.
Senza minimamente pretendere di esaurire l'argomento, segnalo alcuni giochi di parole che ricorrono in questi tipi di sogni molto più spesso di quanto si pensi: oltre a "restare a galla" ,"essere sommersi" (da qualche pensiero o dalle preoccupazioni), ricordo: "toccare il fondo", "nuotare controcorrente", "avere l'acqua alla gola", "gettare acqua sul fuoco", "navigare in cattive acque", " essere sulla cresta dell'onda", "essere in alto mare", "trovarsi in un mare di guai", " acqua passata", sentirsi percorrere da "ondate" di emozioni..

sabato 15 settembre 2007

SOGNI E IL MONDO CHIUSO

oggi anche molti psicoanalisti trovano discutibili alcuni punti delle teorie di Freud. Raramente infatti i sogni riguardano la soddisfazione dei desideri, come in parte originariamente teorizzato da Freud: essi possono aiutare a ricostruire alcuni processi intrapsichici più ampi, mettendo in luce aspetti endopsichici conflittuali o strutturali, e possono assumere un ruolo importante nella guida interiore del soggetto per la propria reintegrazione psichica.Io e da molti giorni sogno di essere in casa e di non trovare la porta,e da tanto che faccio fatica a trovare la porta e se la trovo ho paura di cosa c'è fuori.E dura per quelli come me con un'infanzia depressa a riuscire a trovare quella porta ma forse la paura e quella di aprirla.

mercoledì 12 settembre 2007

RIAPROPIARSI DELLA PROPIA FELICITA'

Essere gioiosi, felici, è la condizione naturale del nostro essere.
Come conseguenza del massiccio bombardamento di regole, convenzioni e indottrinamenti cui siamo quotidianamente sottoposti tale stato dell’essere inizia a venir meno sin dai primi anni di vita, mentre parallelamente si formano strati su strati di condizionamenti, pregiudizi e false credenze che impediscono alla nostra anima di respirare.

Noi abbiamo familiarità esclusivamente con la felicità e l’infelicità legate all’ego. Abbiamo perduto la capacità di godere della gioia naturale, appagante, stabile, che è parte integrante del nostro essere.
Conoscendo unicamente tale tipo di pseudo-felicità – una sorta di euforia, di eccitazione passeggera – l'uomo non può far altro che tentare di procurarsene in misura sempre maggiore. Ma questa felicità, oltre ad essere soltanto un sottoprodotto della vera gioia, è anche unita indissolubilmente al dolore: se la tua gioia dipende dall’approvazione degli altri, la loro disapprovazione ti renderà triste: sarai semplicemente un inerme burattino di cui gli altri tireranno i fili.
La chiave risiede nel rinunciare deliberatamente a tale genere di felicità legata all’ego per ritrovare, attraverso una profonda comprensione, la gioia che ci appartiene per diritto di nascita, quella indipendente dal giudizio altrui, e da cui soltanto la mancanza di consapevolezza ci separa.
Pur se ad uno sguardo disattento può apparire una scelta illogica, essendo l’unica forma di felicità da noi riconosciuta come tale, dovremmo compiere ogni sforzo per tentare di conseguire un atteggiamento di indifferenza al giudizio positivo degli altri (allo stesso tempo giungerà anche l’indifferenza al giudizio negativo). In seguito al raggiungimento dell’indifferenza al giudizio altrui, sorgerà di nuovo in noi la gioia naturale di cui è costituita la nostra essenza. Ponendo fine al continuo oscillare tra felicità ed infelicità egoica, proprio al centro, all’interrompersi delle oscillazioni, la vera gioia.
L’estasi è essere, è la nostra natura; per farla riappropriare del posto che le spetta dobbiamo comprendere di dover rinunciare alla “felicità” che conosciamo.

In analogia con quanto accade per l’apprendimento di qualsiasi altra abilità umana, per ottenere elevati livelli di tranquillità e gioia interiori dobbiamo osservare ed ispirarci agli individui più felici ed appagati della loro vita, e non ai più eruditi, o ai più potenti o ai più ricchi.

Gli avvenimenti esterni che hanno caratterizzato la parte della nostra vita vissuta fino a oggi, generando in noi una certa percentuale di dolore e frustrazioni, determineranno con ogni probabilità nella parte restante della nostra esistenza come individui la stessa percentuale di sofferenza e disagio.
Non è in nostro potere operare affinché si verifichino eventi esterni tutti a noi favorevoli: l’unica alternativa in nostro possesso è mettere in atto una graduale trasformazione interiore, per ottenere che ciò che accade fuori di noi possa influenzarci negativamente in misura sempre minore.

Gli stati d'animo di gioia e tranquillità che sperimentiamo nel raggiungere un particolare obiettivo, non sono determinati, come potrebbe sembrare ad un’analisi poco attenta, dal raggiungimento dell’obiettivo, ma dal placarsi della mente (al raggiungimento dell’obiettivo). Infatti, per un breve periodo, al conseguimento del risultato desiderato la mente si rilassa (non insegue nuove mete), prima di tornare nuovamente a generare ansie e tensioni in corsa verso il prossimo traguardo. E’ una mente calma che ci dona pace, non l'appagamento del desiderio in sé. Ed è, dunque, all'arrendersi della mente al nostro vero sé che dobbiamo puntare, non ad una realizzazione senza fine di desideri…
Il punto essenziale è: avere obiettivi genera ansia, non averne produce rilassamento. Il segreto consiste nel trasformare ogni obiettivo in preferenza, in modo che le sue caratteristiche ansiogene vengano neutralizzate. Gli obiettivi, pena frustrazioni e sofferenza psicologica, "devono" essere raggiunti. Le preferenze corrispondono a desideri che è piacevole veder realizzati, ma che non provocano sofferenza in caso contrario...

Una nuvola bianca non ha una strada propria, non resiste, non lotta, si lascia trasportare dal vento. Non va da nessuna parte, non ha destinazione, non ha un fine. Non riuscirai mai a deludere una nuvola bianca perché dovunque essa arrivi quella è la meta.
Quando tu hai un fine sei contro il Tutto, e sarai certamente frustrato, perché non si può vincere contro il Tutto. (Osho)

lunedì 10 settembre 2007

Lavoro interinale


Cos'è?

Cosa fanno le agenzie

Le agenzie di lavoro temporaneo cercano il lavoro al posto tuo. Telefonano alle aziende e cercano di vendere il loro prodotto, cioè tu. Un servizio che poi ti rivendono, facendolo pagare in diritti, orari, condizioni di lavoro e crescita professionale. Le maggiori società di lavoro interinale sono Obiettivo Lavoro, Manpower, Adecco, Ranstad, Metis e Worknet.

Tu sei il loro business

Tu sei il loro affare. Il tuo stipendio viene considerato a livello fiscale, spesa come costo per servizi, un bel risparmio per le imprese. Chi ti affitta risparmia sui costi amministrativi, sulla selezione e sulla formazione. Chi ti da in affitto ci guadagna. Prova a scoprire quanto costa un ora del tuo lavoro all’impresa che ti affitta e confronta la cifra oraria scritta sulla tua busta paga.
Le signorine delle agenzie interinali sono sempre ben vestite e sorridenti, così come i loro colleghi in giacca e cravatta. Si danno da fare per cercarti un lavoro ma sono assunti quasi sempre a tempo indeterminato.

Quando e perchè?

Chi l’ha creato

Il lavoro temporaneo è stato legalizzato dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, e da un ministro di un governo di centrosinistra, Rifondazione e Democratici di Sinistra comprese. Era il 24 giugno 1997. Da quel giorno vendere, affittare e scambiare lavoratori, attività prima proibita, non è più un reato.
Nelle intenzioni l'interinale doveva servire a 'improvvise' e 'temporanee' esigenze produttive, per mansioni qualificate, e per far emergere il lavoro nero. Oggi si è generalizzato, viene utilizzato anche nel settore pubblico. Vengono eliminati anno dopo anno i limiti al suo utilizzo. Molte aziende hanno quote fisse di interinali.

Quanto?

Le statistiche

I rapporti di lavoro temporanei in Italia sono passati da meno di 100mila nel 1998 a 529mila nel 2001. Al primo posto in Italia c'è la provincia di Milano con oltre 115mila rapporti di lavoro nel 2001. Il settore fattura nel 2000 1.703.274.853,00 Euro. In Lombardia, in Lazio ed in Piemonte un terzo dei lavoratori interinali ha meno di 25 anni. Oltre i 49 anni gli assunti con contratto interinale sono l'1,9%.

Tu sei un Temp

Il primo colloquio

Lavoro interinale vuol dire 'lavorare a tempo'. Entri in un'agenzia, consegni il curriculum e fai un primo colloquio. Quando hanno un lavoro per te, ti chiamano e ti spiegano cosa andrai a fare, in quali orari e a che prezzo.

La firma del contratto

Sul contratto che firmi c’è già scritto quanti mesi/giorni lavorerai. Il motivo dell’assunzione interinale, il referente e l’azienda dove andrai a lavorare, il lavoro che farai, il periodo di prova e la durata, l’orario di lavoro, il riferimento al Contratto nazionale di lavoro (es. Commercio) dove sei inquadrato, il contratto integrativo dove c’è.
La durata del periodo di prova. Okkio, c’è una parte che riguarda i tuoi dati personali. Loro li usano per calcolare, fare statistiche, ‘razionalizzare’. Le banche dati sono un business. Se non puoi evitare di lavorare almeno salva i tuoi dati personali. Quando ti assumono devi portare: Libretto di lavoro (se non ce l’hai vai a farlo al centro per l’impiego della tua città) Codice Fiscale Certificato di residenza o autocertificazione

Disciplina

Sei tenuto a rispettare le norme previste dai Contratto nazionale di riferimento e della legge 196/97 (meglio farsela dare dall’agenzia) Orari, compiti e riservatezza sull’azienda che ti affitta devono essere osservati se no rischi: ammonizioni, multa di 4 ore di lavoro, sospensione cautelare nei casi di particolare gravità.

Licenziamento

Ti possono licenziare se rimani assente ingiustificato per tre giorni consecutivi o 5 nel corso dell’anno solare. Il licenziamento deve essere scritto e tu puoi controbattere entro 5 giorni. Possono licenziarti per giusta causa (Statuto dei Lavoratori) o per giustificato motivo con preavviso in caso di notevole mancanza nel rispettare il contratto, o da ragioni produttive e di organizzazione del lavoro. Cioè possono licenziarti sempre.

La temp Busta paga

Hai diritto a uno stipendio non inferiore a quello dei dipendenti dell’impresa che ti ha affittato. La tua busta paga è in realtà un prospetto. Non ti vengono pagate ogni mese le parti riguardanti: Ferie maturate, festività Soppresse, 13ma e 14ma maturata, Liquidazione. I calcoli di questi soldi si ottengono: 13ma= (stipendio lordo: divisore orario mensile)x 0.833 i soldi che ti devono x ferie e permessi= ore annue che ti spettano/(divisore orario del Contratto nazionalex12) x ore lavorate + ore dovute Le cifre che escono dai calcoli sopra descritti ti vengono date o a fine missione o a scadenze decise dall’azienda che ti utilizza.

Ferie

Tu hai diritto alle ferie in caso di missioni superiori a 6 mesi, compatibilmente con le esigenze delle imprese che ti hanno affitato. Le maturi comunque ogni mese ma le puoi effettivamente fare solo se l’azienda te lo permette.

Malattia

Entro 24 ore devi avvisare l’agenzia interinale che sei malato. Entro 3 giorni devi spedire il certificato medico all’agenzia. Okkio devi stare a casa dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. Se c’è un controllo e non ti fai trovare a quell’ora devi presentarti in agenzia. Se durante la malattia cambi domicilio devi avvertire l’agenzia. I primi tre giorni te li pagano al 100%.

Infortunio

Se ti fai male sul lavoro, esiste la possibilità di ricevere un’indennità anche se il periodo della missione nel frattempo è concluso.

Il costo contrattuale

Ogni volta che ti assumono, cioè ogni volta che tu firmi un contratto devi pagare a Cgil Cisl e Uil una quota di costo contrattuale. Se firmi la delega con cui gli dai il 1% del tuo stipendio ogni mese, paghi solo 3 euro se no, ogni volta che vieni mandato in 'missione' devi regalargli 6 Euro.

Chi sei? Cosa fai?

Le tue mansioni sono divise in tre fasce. Nessun riferimento a titoli di studio e precedenti esperienze. Il gruppo A è fatto di dirigenti. Il gruppo B è fatto da impiegati e operai specializzati. Il gruppo C comprende tutti quelli che eseguono il lavoro sotto la guida ed il controllo di altri. Ti possono riconfermare al max per 4 volte e non oltre i 24 mesi. Se ti riconfermano te lo devono dire almeno due giorni prima.

Fai il confronto

La legge dice che tu hai gli stessi diritti e gli stessi doveri dei lavoratori del tuo settore. In teoria il tuo contratto dovrebbe essere quello dei 'lavoratori indeterminati'. Prova a farti dare una loro busta paga e poi fai il confronto con la tua. Oppure chiedi ad un lavoratore a tempo indeterminato quali sono i suoi diritti.

La tua situazione

Inizi a lavorare per l'azienda Pippo ma non sei un suo dipendente. 'Sei assunto dall'Adescopower', ti senti rispondere. Noi che c'entriamo?', ti dicono. Tu sei lì per pochi mesi. E' già tanto che lavori con tutta la disoccupazione che c’è in giro, non vorrai mica chiedere anche delle ferie, o dei permessi, non è vero? Non vorrai mica rompere i coglioni, eh?

In caso di problemi

Se hai un problema sul lavoro. Se ti licenziano prima del termine. Se hai uno scazzo. Non puoi rivolgerti al tribunale. C'è il tentativo obbligatorio di conciliazione. I sindacati e le imprese hanno delle Commissioni, dei Collegi che se ne occupano. Non puoi nemmeno chiamare un avvocato di tua fiducia. Ti devi affidare alle cure di Cgil Cisl e Uil.

Diritto allo studio

Se sei uno studente informati sul contratto della categoria alla quale appartieni. Hai diritto a dei permessi per studiare e per dare gli esami ma non sono quasi mai pagati. Se partecipi alla formazione, (Formatemp) il tuo orario lievita. Ma non puoi lavorare più di 48 ore la settimana o 9 ore giornaliere.

Il Temp delegato

Puoi eleggere un tuo delegato solo se siete oltre 30 lavoratori temps assunti per più di tre mesi. Altrimenti chi tratta dei tuoi orari, delle tue ferie, dei tuoi soldi, non è un temps. E' un funzionario di Cgil Cisl e Uil. Sono sempre loro le uniche organizzazioni sindacali che possono presentare le liste in caso di elezioni di un delegato. E loro fanno i controlli sulle schede. Il temp delegato dura per due anni.

Temp Assemblee

Solo nel caso che siete più di 30 temps potete eleggere un vostro delegato, che viene nominato da Cgil Cisl e Uil. Ma non può intervenire sul posto di lavoro. Può solo chiedere spiegazioni alle imprese temporanee. Il tempo per le assemblee è di minimo 2 ore l’anno o sul posto di lavoro, o nella sede dell’agenzia interinale e possono richiederla solo i sindacati.

La Temp Salute

Informati se agenzia interinale e impresa che ti affitta, applicano la legge 626 sul diritto alla salute. Nel caso di lavori pericolosi le agenzie ti devono consegnare un riassunto degli obblighi per visite mediche e rischi alla salute. Restano validi i 15 minuti di pausa ogni due ore sul pc.

Disponibilità

Se rimani a disposizione dell’azienda puoi percepire una indennità mensile di disponibilità di 516 Euro. Non puoi svolgere attività per altre agenzie, devi essere disponibile a partecipare a programmi formativi. Devi essere reperibile durante l’orario di lavoro dell’agenzia e devi presentarti entro 12 ore dalla chiamata. In disponibilità non maturi ferie, permessi 13ma e 14ma.

Gli altri

Cgil Cisl e Uil hanno firmato il contratto nazionale per gli interinali. Sono d'accordo a non modificarne le norme. Hanno un atteggiamento 'partecipativo' nei confronti delle imprese che si impegnano a comunicare contratti di fornitura superiori ai 30 lavoratori temporanei.
I sindacati di categoria sono la Nidil Cgil, la Alai Cisl e la Cpo Uil.
I sindacati e le imprese insieme, hanno creato Ebitemp che cura l'apertura di sportelli sul territorio, le commissioni di conciliazione, e che ti paga nel caso tu sia vittima di un infortunio sul lavoro. I soldi in questo caso sono limitati nel tempo. Puoi anche chiedere un finanziamento a Ebitemp. Ma solo in determinati casi. I limiti e le cifre li decidono loro.

PS. Questo è il riassunto del contratto interinale firmato da cgil cisl e uil; un manuale di autodifesa da stampare e diffondere. A cura di www.chainworkers.org