sabato 13 febbraio 2010

Libri

Vi consiglio alcuni libri molto interessanti per risvegliare la consapevolezza

IL Scrittore e Krishnananda (Thomas Trobe, M.D.) and Amana (Gitte Demant Trobe) dal 1995 conducono insieme gruppi e seminari.

Il loro lavoro si è sviluppato dalla loro esperienza di coppia, una storia d'amore che dura da molti anni, ed è ispirata dagli insegnamenti del loro maestro spirituale, Osho.

Krishnananda è psichiatra, laueato ad Harvard e all'Università della California. Ha scritto tre libri: "Faccia a Faccia con la Paura", "Uscire dalla Paura" e, insieme ad Amana, "Fiducia e Sfiducia".

Amana è psicoterapeuta con formazione in Craniosacral Balancing, Counselling e Lavoro sul Bambino Interiore.


In questo libro c'è la verita di ognuno di noi ed e molto utile per capire tantissime cose anche nella vita di coppia io nel leggerlo ho trovato quello che avevo analizzato per anni per me era come leggere un riassunto della mia vita a livello profondo.vè lo consiglio SOPRATUTTO Uscire dalla paura

giovedì 3 dicembre 2009

ESSERE

E da tanto che non scrivo in questo blog ma oggi mi sono deciso e voglio raccontare cio che vivo in questo periodo,sto notando che in me c'è un ripetere la mia storia d'infanzia vissuta con i miei genitori ci sono persone che non ne sono coscienti e continuano a ripetere i stessi errori e le stesse sofferenze questo si verifica spesso per chi avuto delle mancanze chi non ha avuto figure genitoriali complete e presenti.D'altronde lo sappiamo i primi cinque anni di un bambino sono quelle piu importanti avere una madre che ti riempie di amore di fiducia e un padre che ti distacchi e ti mostri il mondo esterno e come ci si comporta tutto questo e molto importante ma quando mancano queste cose allora per noi sono guai.E allora nascono timidezze,nevrosi depressioni ecc ecc i SOGNI
ci mostrano come sta il nostro animo le nostre paure in rapporto con quella dimensione di figlio oppure su come stiamo vivendo vi racconto un mio sogno recente:ero in una piscina e c'erano altre persone io nuotavo poi ad un tratto mi trovo con tutta la piscina in mezzo all'oceano agitato molto mosso la struttura della piscina affondava lentamente e io mi trovavo a nuotare nel mare preoccupandomi di altre persone che potevano andare in collisione con la piscina poi mi sono messo a nuotare per allontanarmi e sotto di me sentivo tanti squali che mi sfioravano e qua finisce. cosa sognifica bè la piscina rappresenta il mio modo di vivere dove il nuotare si limita nell'andare avanti e indietro in uno spazio ridotto quindi mi sento sicuro ma poi tutto questo viene travolto e mi trovo in mezzo al mare che il mare qua rappresenta la vita d'altronde l'acqua e la vita in questo caso per me e molto agitato perricoloso e pieno di insidie.Questo e quello che vivo in questi tempi e come vedete il sogno e stato chiaro.penso che quasi tutti si sentono meglio nelle loro sicurezze nello stesso gruppo di amici nelle stesse faccende e come il conoscere nuove persone per certe persone sia piu difficile come per me ad esempio.Avendo avuto un padre assente e una madre che soffriva di depressione in cui si e trovata sola senza nessun aiuto nel crescere due figli e che io ero molto attaccato a mia madre come ogni figlio e quindi ci soffrivo nel vedere che non stava bene e un bambino nn ha una mente in cui puo capire quindi chissa quanti sensi di colpa infatti ci stavo molto vicino quasi si fossero invertiti i ruoli io genitore in cui mi faccio carico di mia madre e quindi questo puo rappresentare una cosa problematica per un figlio e chissa quante persone ci sono che hanno sofferto e che soffriranno vivendo una vita insesata e senza neanche esserne coscienti.Ho capito che l'unico modo e essere genitori di se stessi di capire di essere consapevoli di come viviamo da dove nascono le paure e l'unico modo per migliorarsi e metterci il pensiero dare una spiegazione per ora mi fermo qua poi riprendero piu avanti.

sabato 8 novembre 2008

sogno

Il linguaggio dei sogni non è facile da comprendere, perché si basa su immagini e simboli molto familiari ad un uomo dell'antichità, piuttosto che ad un uomo contemporaneo, dalla mentalità scientifica e razionale, ma ancora oggi, nei nostri discorsi, spesso ricorriamo ad immagini tradotte in metafore verbali, come "mangiare la foglia", "mettere i bastoni tra le ruote", " perdere il treno", "avere le mani legate", "togliere le castagne dal fuoco", "vedere i sorci verdi". Queste e altre espressioni del genere magari non possiederanno grande accuratezza scientifica, ma certo possiedono una grande immediatezza emotiva.
"Così quando la mente onirica si esprime in termini cinematografici, eliminando tutti i "come se" e mostrandoci nell'atto di attraversare strade e ponti quando siamo sul punto di prendere una decisione di importanza vitale, o di essere letteralmente divorati se abbiamo l'impressione di essere "rosi" da qualcosa, sta usando il più fondamentale di tutti i linguaggi, condiviso da uomini e donne di ogni età e razza.."Con queste parole Ann Faraday (1) sostiene che i sogni traducono i pensieri del cuore direttamente e apertamente in un linguaggio figurato.Infatti lo scopo della mente onirica è quello di esprimere sentimenti, emozioni ed intuizioni nel modo più completo e profondo, e, sotto questo aspetto, le immagini in azione sono molto più eloquenti delle semplici parole.
Per tutti quelli che desiderano incominciare a comprendere il linguaggio onirico, ecco alcuni utili suggerimenti:

1) Se il personaggio del sogno, sia esso umano o meno, rappresenta qualcosa di reale nella vostra vita al momento del sogno, dovrebbe essere dapprima considerato letteralmente, e solo se l'interpretazione letterale non ha alcune senso, in modo simbolico.
Se, per esempio, sognate di perdere il portafoglio, controllate prima di tutto la borsa o la tasca in cui è contenuto, e verificate che non ci siano scuciture o tagli, di cui non vi siete resi conto consapevolmente, e che potrebbero causare la perdita reale del portafoglio.

2) Se un personaggio o un'immagine onirica non possono essere considerate letteralmente, allora simbolizza qualcosa o qualcuno che appartiene alla vostra vita, oppure una parte della vostra personalità.
Se sognate un serpente nel vostro giardino, per esempio, dopo aver escluso la possibilità di un serpente vero, dovrete pensare che sia un simbolo di qualcosa o qualcuno che vi è vicino , che fa parte della vostra esistenza. Se il serpente evoca l'immagine di una creatura subdola e velenosa, allora il sogno potrebbe esprimere la sensazione che ci sia, vicino a voi, una persona di cui sarebbe bene non fidarsi.
Se invece il serpente è per voi qualcosa di positivo e benefico, indicherebbe la vicinanza , nella vostra vita , di una persona che è fonte di forza e di benessere.
Allo stesso modo il serpente potrebbe rappresentare , sia in senso negativo che positivo, una parte della vostra personalità, della vostra interiorità, ad esempio se avete sentito di aver tradito la fiducia di un amico o se avete l'impressione di subire il fascino di qualche specie di tentazione .
(In ogni caso, il metodo migliore per scoprire il significato di una determinata immagine onirica, è verificare ciò che il sognatore stesso pensa in relazione ad essa )

3) Tutti i sogni hanno la loro sorgente da qualcosa che è presente nella mente o nel cuore del sognatore al momento del sogno, quindi prima di tutto occorrerebbe mettere in relazione il tema onirico con qualche evento o preoccupazione del giorno o dei giorni immediatamente precedenti.

4) Anche se i sogni possono riportarci nel passato fino all'infanzia o ci presentano le possibilità future, sono sempre provocati da qualcosa che appartiene al presente . Le immagini e i personaggi del passato che ci appaiono in sogno possono rappresentare ciò che del passato ancora vive in noi e ci influenza, mentre quelle del futuro spesso ci avvisano delle conseguenze che dovremo affrontare se non cambiamo, oggi, il nostro atteggiamento.

5) I sogni fatti nella stessa notte spesso trattano lo stesso argomento da differenti punti di vista.

6) Il tono emotivo del sogno può offrire qualche valido indizio per collegare il sogno all'evento che l' ha scatenato. Ad esempio, se il tono emotivo è penoso, va ricollegato a qualche situazione penosa esistente, al presente, nella vita del sognatore.

7) Le immagini che si trasformano nel corso dei sogni tendono a rappresentare trasformazioni, passate, presenti e future nella vita o negli atteggiamenti e sentimenti del sognatore. (2)

8) Se certi personaggi o certi temi onirici ricorrono frequentemente, allora è probabile che possano avere un significato simile per tutta una serie di sogni, e per questa ragione sarebbe utile compilare un dizionario onirico personale. Se leggete in qualche libro che un dato simbolo ha un certo significato, accettatelo come un suggerimento di quello che potrebbe significare, ma poi preferite sempre le vostre associazioni personali, certamente in ogni caso più significative per interpretare correttamente il vostro sogno.

9) I sogni non vengono a dirci ciò che sappiamo già ( a meno che non sia qualcosa di importante che non è stato ancora messo in pratica, nel qual caso torneranno a spronarci periodicamente, caricando sempre più le "tinte" della loro rappresentazione, fino ad arrivare all'incubo) così , quando un sogno sembra dire qualcosa di noto, è opportuno cercare altri significati.

10) Un sogno è correttamente interpretato quando assume un senso per il sognatore , in riferimento alla sua vita e alla sua situazione presente, e lo induce a mutamenti costruttivi.
Un sogno è invece interpretato in modo errato se lascia il sognatore indifferente e deluso.

lunedì 14 luglio 2008

Sognare

Ma che cos'è il sogno? Sono state fatte numerose affermazioni in merito: per alcuni ricercatori esso è il guardiano del sonno, poiché difenderebbe il sonno dagli stimoli sensoriali; per altri, invece, è una specie di esercizio cerebrale a vuoto, utile alla fisiologia neurale. Ma l'aspetto più sconcertante è nella sua significatività: il sogno non risulta indifferente al sognatore, ed emozioni e impressioni dense di significato si affollano frequentemente in esso. I neurologi non si occupano molto di questo aspetto, che risulta il meno comprensibile alla scienza.

Dobbiamo ammettere pertanto che il sogno ha un valore ed un significato psicologico, che si interseca e si correla con quello fisiologico. Da questo punto di vista, esiste una letteratura scientifica alquanto ricca - almeno, per chi accetta di considerare scientifica la psicoanalisi.

Sulla interpretazione dei sogni Siegmund Freud ha edificato il metodo di indagine psicoanalitico. Esattamente cento anni fa, nel 1899, egli dava alle stampe il libro omonimo, che costituisce il vero e proprio manifesto del metodo psicoanalitico. Dobbiamo salutare in esso la svolta nell'approccio allo studio e al trattamento dei disturbi nervosi e la nascita della psicologia clinica. L'interpretazione freudiana del sogno si basa essenzialmente sul metodo delle libere associazioni, e poggia sulla concezione del sogno come manifestazione del desiderio, che però viene mascherata dall'azione della censura onirica. Inoltre, per Freud il desiderio è essenzialmente di natura sessuale, per cui il sogno esprime sempre un desiderio sessuale, attuale o pregresso.

La tecnica interpretativa freudiana risulta così riduttiva, poiché esclude ogni altro significato e finisce col riportare tutti i contenuti onirici a manifestazioni sessuali. Questo è il limite proprio della psicologia freudiana, incentrata sulla teoria sessuale della libido.

Un indirizzo risolutivo per una interpretazione dei sogni più aperta, e quindi più efficace per raggiungere la psicologia del paziente, lo ha dato C.G. Jung, con la sua concezione di psicologia del profondo non riduttiva alla sola sfera sessuale. Il metodo, tecnicamente, è in parte simile a quello freudiano, poiché anch'esso utilizza le libere associazioni. Se ne differenzia, invece, in quanto l'interpretazione si basa anzitutto sull'analisi del contesto, che comporta l'esame della struttura drammatica del sogno, la "storia" che viene raccontata; e inoltre poiché nella ricerca del significato delle immagini e dei simboli alle libere associazioni viene affiancata l'amplificazione, che consiste nella individuazione di similitudini e analogie tratte dalla vita spirituale dell'umanità intera, ossia dai miti e dalle leggende dei vari popoli, dalle fiabe, dalla letteratura.

La ricerca del significato dei sogni, in questo modo, viene riportata alla dimensione globale dell'esistenza del sognatore, ai significati che egli vive interiormente e le esperienze che ha attraversato. La totalità della psiche viene così riconosciuta nell'articolazione dei valori e dei significati, e nella varietà dei sentimenti e delle emozioni attraversate.

Dice Jung: "… la vera e propria interpretazione del sogno, è di regola un compito arduo. Essa presuppone penetrazione psicologica, capacità di combinare insieme cose diverse, intuizione, conoscenza del mondo e degli uomini e soprattutto conoscenze specifiche che implicano tanto nozioni assai estese quanto una certa intelligence du coeur. (…) Bisogna respingere l'interpretazione stereotipa di motivi onirici; gli unici giustificati sono significati specifici, deducibili attraverso accurati rilevamenti contestuali. Anche chi possiede una grande esperienza in questo settore è pur sempre costretto a riconoscere la propria ignoranza dinanzi ad ogni sogno e, rinunciando a tutte le opinioni preconcette, a predisporsi a un qualcosa di completamente inatteso.(...)

Esistono sogni di diverso genere, riconoscibili nelle fasi dell'interpretazione. La grande parte di essi riguarda la vita quotidiana del sognatore, con le sue vicende relazionali e psicologiche. Rispetto a queste vicende il sogno può essere una rilettura attenta di un episodio o di un evento, assumendo così un valore radiografico, e la sua interpretazione consentendoci di precisare meglio la conoscenza della nostra vita interiore. Ma il sogno può avere anche una funzione di compensazione, ossia può costituire un punto di vista che il sognatore non aveva preso in considerazione nella sua vita cosciente, permettendoci di arricchire e integrare la nostra posizione cosciente, speso unilaterale, riguardo una persona o un fatto. Rarissimi sono i sogni premonitori, capaci di gettare una luce che arriva fino agli eventi futuri. Infine, ci sono i sogni archetipici, o grandi sogni, capaci di una rilettura complessiva del senso della nostra esistenza o di una sua parte importante, che ci permettono di aggiungere una bussola agli strumenti che utilizziamo per orientarci nel cammino della nostra vita, facilitandoci nel processo evolutivo che vi è intrinseco e che Jung chiama individuazione.

Leggiamo un passo di Jung in proposito:

Non tutti i sogni hanno la stessa importanza. Già i primitivi distinguono tra piccoli e grandi sogni. Noi diremmo piuttosto sogni insignificanti e sogni significanti. (...) Ho analizzato molti sogni di questo tipo e vi ho rintracciato spesso una particolarità che li distingue da altri sogni. Infatti in questi sogni affiorano immagini simboliche che incontriamo anche nella storia dello spirito umano. E' degno di nota il fatto che colui che sogna può perfettamente ignorare l'esistenza di simili paralleli. (…) Essi contengono cosiddetti motivi mitologici o mitologemi, che io ho definito col termine di archetipi. Si intendono con tale termine forme specifiche e nessi figurativi rintracciabili in forma analoga non soltanto in tutti i tempi e in tutti i paesi, ma anche nelle fantasie, nelle visioni, nelle idee illusorie e nei sogni individuali. La loro frequente presenza in casi individuali, come la loro ubiquità etnica, dimostra che la psiche umana è soltanto in parte unica e soggettiva o personale: per l'altra parte invece è collettiva e oggettiva.

Noi parliamo quindi da un lato di un inconscio personale, dall'altro di un inconscio collettivo, il quale rappresenta in certo modo uno strato più profondo rispetto all'inconscio personale, più prossimo alla coscienza. I grandi sogni, ossia i sogni ricchi di significato, provengono da questo strato più profondo."

lunedì 23 giugno 2008

Marco Travaglio

Pubblico il testo dell'intevento di Marco Travaglio.

"Buongiorno a tutti, c’è una parola molto usurata, molto abusata, che ormai semina noi attorno a sé quando qualcuno ne parla. È l’espressione “conflitto di interessi”. Dico subito che bisognerebbe cambiarne il nome. Bisognerebbe chiamarla Pippo, Giuseppe o Giovanni, come ci viene in mente. L’importante è riaccendere l’attenzione delle persone su questo concetto che è diventato noiosissimo e impronunciabile. Chi è di sinistra non ne può più sentir parlare, perché i suoi rappresentanti tradendo il mandato popolare, non lo hanno mai risolto per legge, anzi, lo hanno moltiplicato creando i propri conflitti di interessi. Vedi caso Unipol. Nel centro-destra, appena uno sente parlare del conflitto di interessi dice: “ecco, è arrivato un comunista che ce l’ha con Berlusconi”. Come se il confitto di interessi fosse solo quello delle televisioni di Silvio Berlusconi. Che è il più grosso, ma non è l’unico. E quindi anche il conflitto di interessi che riguarda le dimensioni del campo dove poi destra e sinistra devono giocare la partita, cioè riguarda le regole, è diventato una sorta di guerra politica. Una guerra tra bande per cui è un po’ come quando uno parla di giustizia. Si dice: “ecco, questo è uno di sinistra!”. In realtà parlare di giustizia non è né di destra, né di sinistra. Sono questioni pre-politiche che attengono alle regole. Quindi cambiarne il nome per ridargli sostanza, per ridargli senso. Se ci fosse opposizione politica in Italia, purtroppo non ce la abbiamo, salvo Di Pietro e pochissimi altri, avrebbe un’autostrada di fronte a sé. Perché tutto quello che ha iniziato a fare il governo Berlusconi rientra sotto il capitolo del conflitto di interessi e la gente lo capirebbe benissimo, spiegandole alcune cose. Perché tutti i provvedimenti che vengono presi in materia di sicurezza, legalità e giustizia sono frenati dal fatto che Berlusconi non può far funzionare la giustizia. Quindi non può dare sicurezza ai cittadini, perché, come è noto, se la giustizia funzionasse lui sarebbe rovinato. Quindi continua a far finta di far funzionare la giustizia. In realtà non lo può fare, quindi continua a sfasciarla. Se l’opposizione esistesse e fosse capace di parlare ai cittadini, soprattutto ai cittadini che hanno votato per Berlusconi, potrebbe far loro capire. “Ecco vedete, volevate sicurezza? Avete scelto le persone sbagliate.” Poi magari erano sbagliate anche le altre. Comunque, più sbagliate di queste, era difficile.
Si potrebbe fare un piccolo riassunto per incominciare a raccontare questo conflitto di interessi, o meglio, chiamiamolo Pippo.
C’era una volta un signore che nel 1994 aveva le sue aziende sotto inchiesta, come tutte le grandi aziende italiane. Soltanto che le altre aziende italiane, rassegnate al fatto che avendo pagato tangenti dovevano comunque renderne conto, andavano dal magistrato, confessavano, patteggiavano, restituivano. Cercavano di sistemare le loro cose, senza strappi. Una di queste aziende aveva un proprietario il quale non ci voleva stare a fare una confessione. Perché non ci voleva stare? Perché avrebbe dovuto confessare troppo, più delle altre. Non solo le tangenti ai partiti. Avrebbe dovuto confessare anche rapporti con la mafia e corruzione di giudici.

sabato 14 giugno 2008

Frasi che fanno riflettere

Le persone originali danno sempre fastidio alla società. Non sono così facili da manipolare, rimangono se stesse. Cercheranno di vivere la propria vita non secondo uno schema, ma secondo la loro visione.
Se una persona ama la musica resterà magari un mendicante, ma continuerà a vivere la sua vita da musicista. Anche se gli fosse offerta la possibilità di diventare primo ministro, vivrà come un mendicante e insisterà a suonare la sua musica. Quella è intelligenza, perché solo quando vivi la tua vita secondo la tua luce, secondo la tua visione, secondo la tua voce interiore otterrai la beatitudine, l'appagamento.




La povertà viene considerata da alcuni un'qualcosa di spirituale. Una vera sciocchezza. La povertà non è spirituale, è brutta. È una ferita che bisogna curare.







La saggezza sboccia nel tempio più segreto del tuo essere. Non è mai presa in prestito, non ha nulla a che vedere con il sapere, con l'informazione; non ha nulla a che fare con i testi sacri, le dottrine, i sistemi filosofici.
È la tua esperienza personale, individuale ed autentica.




L'amore è una comprensione profonda del fatto che l'altro ti completa, ti rende un cerchio perfetto... conosce solo il dare e il ricevere diviene conseguenza. sara ti voglio bene......tuo luca



Le circostanze esterne non sono così difficili da cambiare, ma la letargia interiore è vecchia di secoli. L'incoscienza è così primitiva, le sue radici così profonde, che c'è bisogno di una determinazione totale da parte tua, una tremenda determinazione, un impegno, un profondo coinvolgimento. Devi rischiare il tutto per tutto. Altrimenti non ti sarà possibile trasformare te stesso, rimarrai sempre lo stesso.